Il Bergamotto

Il Bergamotto è un albero alto tra i tre e i quattro metri, con una corona tra i tre e i quattro metri. I fiori sono bianchi, molto profumati.

Le foglie sono lucide e carnose come quelle dell’arancio e non cadono mai nemmeno in inverno
La fioritura e le nuove foglie spuntano appena finita la stagione delle piogge, all’inizio di marzo.

Il frutto è grande poco più di un’arancia e poco meno di un pompelmo; ha un colore giallo intenso più del pompelmo e meno del limone, esternamente ha la pelle liscia e sottile come un pompelmo, è meno rotondo del pompelmo in quanto è schiacciato ai poli.

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La superficie oggi coltivata a Bergamotto è di circa 1.500 ettari, con una produzione media di 100.000 kg di essenza. Per ottenere un kg di essenza occorrono 200 kg di frutti. Gli addetti del settore sono stimati in ca. 4.000 unità.

Il primo bergamotteto di cui si ha notizia venne impiantato nelle vicinanze di Reggio (attuale Reggio di Calabria) da Nicola Parisi, nel fondo denominato “Giunchi” nell’anno 1750. Le piante coltivate si ricavano tramite innesto di tre rami di bergamotto su un porta-innesto di arancio amaro di un anno. Rimane in vaso per un anno e viene interrato a 2 anni.

L’innesto e il trapianto nell’anno successivo avvengono preferibilmente a febbraio o a settembre. Ha una vita produttiva di 25 anni, comincia la sua produzione da tre anni, arriva al massimo della produttività a 8 anni e può arrivare fino a un quintale per pianta se potato (vengono tagliate le cime in modo che il frutto cresca in basso al riparo dal forte sole estivo e dal forte vento).

La produttività è fortemente influenzata dalle temperature e dalle piogge: è un albero che non sopporta gli sbalzi in basso della temperatura e l’eccessiva o scarsa piovosità, mentre ben sopporta il caldo. Si pianta un albero ogni quattro metri, si ripara il terreno con dei filari di pini di elevata altezza e fitti, nel lato del terreno in direzione del mare per riparare la coltivazione dal forte vento che spira dal mare dallo stretto di Messina tutto l’anno.

I prodotti del bergamotto sono: i frutti, l’olio essenziale, il succo e la polpa. Il frutto intero non è messo in vendita al dettaglio ma utilizzato solo per la trasformazione in essenza, si trova solo dai contadini da novembre a marzo; è possibile ottenere delle spremute come si fa con gli altri agrumi (per es. arancio), si può tagliare a spicchi per farne delle insalate o, come per il limone, metterlo nel tè (la buccia è aromatica come quella del limone).

Il suo succo è molto amaro per la presenza di naringina e sembra essere attivo, grazie al contenuto in polifenoli, nell’abbassare il tasso di colesterolo, in particolare l’effetto sarebbe da imputare alla presenza di due flavonoidi statin-like (con attività simile a quella delle statine), denominati brutieridina e melitidina.

Il contenuto di acido citrico è pari a 66 g/l, tale alta quantità ha determinato negli anni passati l’utilizzo del succo come fonte di acido citrico naturale.

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