Cipolla Rossa di Tropea

La Cipolla Rossa di Tropea è il nome dato alla cipolla rossa (Allium cepa) coltivata tra Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, e Campora San Giovanni, nel comune di Amantea, in provincia di Cosenza, lungo la fascia tirrenica. Viene prevalentemente prodotta tra Briatico e Capo Vaticano nel comune di Ricadi. Le particolari sostanze contenute nei suoli di questa zona la rendono dolce e non amara.

Questo ortaggio contiene vitamina C, vitamina E, ferro, selenio, iodio, zinco e magnesio. La forma è rotonda od ovoidale.
Il bulbo ha molti effetti benefici; uno di questi è il potere antisclerotico che porta beneficio per il cuore e le arterie, e previene il rischio di infarto.
È composta da varie tuniche concentriche carnose di colorito bianco e con involucro rosso; è coltivata in queste zone da oltre duemila anni, importata dai Fenici, e da oltre un secolo, ora abbinata al turismo, contribuisce allo sviluppo socio-economico della zona. La dolcezza dell’ortaggio dipende dal microclima particolarmente stabile nel periodo invernale, senza sbalzi di temperatura per l’azione di mitezza esercitata dalla vicinanza del mare, e dei terreni freschi e limosi, che determinano le caratteristiche pregiate del prodotto.

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Una delle sue proprietà è quella di essere un sedativo naturale, utile a conciliare il sonno.
Recentemente si è scoperto che contiene ossido di azoto, molecola coinvolta, fra l’altro, nel meccanismo dell’erezione. Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia, fa riferimento alla cipolla rossa come rimedio per curare una serie di mali e di disturbi fisici.
Il gusto è determinato in particolare dalla consistente presenza di zuccheri tra i quali glucosio, fruttosio, saccarosio. È facilmente digeribile. Contribuisce alla dieta alimentare con circa 20 calorie per 100 grammi di prodotto fresco.

Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP (marchio registrato dell’EU)
La cipolla più famosa d’Italia si coltiva lungo la costa tirrenica di tutta la provincia di Vibo Valentia. Probabilmente questa cipolla è arrivata in Calabria più di 2000 anni fa sulle navi dei fenici. Già nei vecchi documenti viene nominata come grande risorsa provinciale ed ancora oggi è un ingrediente molto importante di tanti piatti.
La cipolla rossa di Tropea è riconosciuta come cipolla più dolce al mondo. È più digeribile che altri tipi di cipolla, si sente meno l’alito quando è ingerita, al tagliare fa piangere meno che altre cipolle.
La cipolla rossa di Tropea è scientificamente provato molto sana per le sue caratteristiche particolari. Uno di queste è l’antibiotico naturale Allicin che aiuta alla digestione e ha l’effetto antisettico. Altri contenuti fanno bene al sistema cardio-vascolare ed stimolano la funzione del pancreas, una caratteristica che aiuta soprattutto ai diabetici.
Dalla cipolla rossa di Tropea si fanno diversi prodotti. Il prodotto più apprezzato è la mousse di cipolla, che viene servita insieme ai formaggi e selvaggina, oppure spalmata semplicemente sul pane. Il paté di cipolla si accompagna molto bene con pan tostato e pesce, oppure aggiunto ai sughi. Le cipolline in agrodolce vengono servite con antipasti o piatti di carne.
RICETTE
Frittata di cipolla rossa di Tropea
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di cipolla rossa di Tropea, 4 uova di media grandezza, 1 mazzetto di prezzemolo, 150 g di formaggio pecorino tagliato a dadini, olio d’oliva extravergine, sale e pepe quanto basta.

Preparazione: In una padella di medie dimensioni, inserire la cipolla tagliata precedentemente in fettine sottili insieme all’olio d’oliva e al sale. Cucinare la cipolla a fuoco medio per circa 15 minuti. Sbattere le uova insieme al pepe nero ed un poco di sale, aggiungendo alla fine il pecorino ed il prezzemolo tritato. Quando la cipolla è quasi cotta del tutto, inserire nella padella le uova sbattute e lasciare cucinare a fuoco basso per 7 minuti, coprendo la padella con un coperchio per favorire la cottura della parte superiore della frittata. Girare la frittata aiutandosi con un piatto largo e far cuocere la parte rimasta cruda, sempre a fuoco basso, per altri 7 minuti. Una volta verificata la cottura spegnere il fuoco e lasciare riposare per 5 minuti. Servire a temperatura tiepida, tagliata a tranci.

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